La green economy e le rinnovabili motori di sviluppo ed occupazione per l’Italia.
Lo sviluppo delle energie rinnovabili produce una serie di ricadute sui sistemi economici: riduzione degli impatti ambientali, maggior indipendenza energetica, sviluppo economico. Tra questi è oggetto di crescente attenzione la creazione di occupazione.
Con un nuovo metodo di analisi, Althesys mette a sistema tutti i numeri che riguardano il potenziale occupazionale delle energie rinnovabili. Un comparto che vale oltre due miliardi di euro di stipendi all’anno. Tagliando i costi di produzione delle tecnologie green o con un aumento del prezzo del petrolio, l’occupazione verde schizzerebbe ancora più in alto.
Althesys mette a punto un nuovo sistema di analisi che fa ordine fra tutti gli studi sul settore e scopre che l’occupazione nelle rinnovabili, dopo il quarto Conto energia, toccherà i 110mila addetti nel 2020 e può generare un monte stipendi fino a 2,6 miliardi di euro all’anno.
La stima del green employment è uno dei temi di maggiore attualità e incertezza dell’ultimo biennio. “Per questo ci siamo posti l’obiettivo di fare chiarezza e dare numeri e trend al settore – spiega Alessandro Marangoni, ceo di Althesys e capo del team di ricerca. – Sono infatti numerosi gli studi che approfondiscono l’argomento, ma con risultati assai variabili, sia per quanto riguarda il presente che l’orizzonte al 2020”.
Per fare ciò, Althesys ha elaborato un proprio modello di analisi. A partire dalla definizione del perimetro dei green job, che ha preso in considerazione l’occupazione riconducibile alle rinnovabili nelle diverse fasi della filiera. Cioè, la fabbricazione, l’assemblaggio, l’installazione e l’operation and maintenance.
Nonostante la varietà dei dati a disposizione, è chiaro che le energie pulite sono in forte espansione e che il potenziale di occupazione è alto. Nell’ultimo biennio, ricorda Althesys, il comparto green è stato uno dei pochi in crescita in Italia: a fronte di un aumento medio del fatturato dell’industria pari al 14% (fonte Istat), il settore delle Fer (Fonti di energia rinnovabili) ha più che raddoppiato il giro d’affari, arrivando a circa 13 miliardi di euro complessivi. Un valore che equivale all’1,07% del Pil.
La “classifica” degli addetti per settore
Nel 2020 il maggior numero di colletti verdi ed eco-operai lavorerà nel fotovoltaico: 41.612, per l’esattezza (la stima lorda arriva a 44mila abbondanti). Segue l’eolico con 28.259 addetti, che batte di poco le biomasse, previste a quota 26.414. Molto meno per il minihydro (5.411). Chiude il geotermico con 802 green worker.
Una “classifica”, quella di Althesys, che genera dunque 102.499 addetti al netto, e 111.125 al lordo
Lo studio e le sue variabili
Lo studio “Green employment e sviluppo delle rinnovabili” realizzato nel settembre 2011, fa parte dell’Irex Monitor, il think tank promosso da Althesys sul settore delle energie pulite.
La previsione per il 2020 è stata elaborata considerando lo scenario di raggiungimento dei target europei sulle fonti rinnovabili: per il nostro Paese si tratta di un obiettivo del 17% di energia green sui consumi finali. I risultati dell’indagine hanno considerato però anche altre variabili; per esempio, il regime di incentivi contenuti nel Conto energia (attenzione, però, avverte lo studio: bassi incentivi potrebbero nel futuro deprimere gli investimenti), l’andamento e il costo delle energie tradizionali e delle tecnologie green, oltre alla ricerca e sviluppo.