Il settore del waste management sta cambiando sempre più velocemente, con una crescente convergenza con altri settori industriali. Sono sempre più numerose le imprese che valutano con interesse la possibilità di investire in nuovi progetti nel settore dei rifiuti, spinte sia dalle opportunità economiche che da quelle ambientali del Green New Deal. Ciò è vero, in particolare, per i colossi del settore chimico e dell’energia, sempre più attenti alla decarbonizzazione e dell’evoluzione verso modelli sostenibili. L’attività di queste aziende ha però obiettivi assai diversi da quelli dei player tradizionali: il core business, infatti, non si limita alla gestione di un ciclo integrato, perseguendo i target europei di riciclo e di riduzione dello smaltimento in discarica. I nuovi entranti nel settore dei rifiuti partono invece da una strategia up-cycling: produrre materiali da immettere in altri cicli produttivi a partire da una elevata disponibilità di rifiuti che devono essere gestiti.
Le filiere più interessate dalle proposte industriali sono quelle della plastica e dell’organico, che vedono in prima fila Eni, secondo la quale la produzione di energia da rifiuti tra il 2030 e il 2040, sulla base anche delle analisi sulla transizione energetica in Europa, sarà uno dei driver di cambiamento più significativi. Diversi sono gli accordi conclusi dall’azienda nel settore per l’avvio di progetti di ricerca per produrre idrogeno e biocarburanti di alta qualità da rifiuti plastici, attività in cui Eni ha già diverse iniziative in corso.
SNAM ha invece annunciato di recente un investimento in Sicilia per la produzione di biometano da FORSU, mentre Versalis Revive (di nuovo gruppo Eni) ha lanciato una linea di prodotti in plastica riciclata a partire da rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata urbana in collaborazione con l’azienda bergamasca Montello, da molti anni operante nel riciclo delle plastiche.
Nexchem, azienda controllata dal gruppo di engineering ed impiantistica Maire Tecnimont sta sviluppando diverse iniziative nella chimica verde: il recente impianto di Brescia, ad esempio, produrrà oltre 40.000 tonnellate annue di polimeri riciclati, a partire da rifiuto plastico di provenienza industriale. Allo stesso tempo, Nexchem ha siglato un accordo proprio con Eni per la realizzazione di una tecnologia di conversione, tramite gassificazione, di rifiuti urbani e plastiche non riciclabili per la produzione di idrogeno e metanolo.