La decarbonizzazione spingerà l’industria italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart

Il processo di decarbonizzazione e gli obiettivi UE al 2030 richiedono ingenti investimenti in nuova capacità rinnovabile, infrastrutture, accumuli, soluzioni di smart energy e tecnologie per gli usi finali, che assicurino una transizione energetica sicura e nei tempi previsti.

Il Fit for 55 prima e il RePowerEU poi indicano target ambiziosi all’Italia e il PNRR mette a disposizione ingenti risorse per accelerare la decarbonizzazione attraverso lo sviluppo delle rinnovabili, l’aumento dell’efficienza negli usi finali e l’elettrificazione dei consumi in ambiti, come quello termico, finora soddisfatti da fonti fossili. Tali sfide si affiancano alla necessità di garantire una cre­scita economica robusta e duratura ed aumentare rapidamente l’indipendenza energetica.

La transizione energetica può portare significativi benefici ambientali, ma anche cospicue ricadute industriali ed economiche sulla filiera tecnologica nazionale delle rinnovabili e della smart energy.

Il nostro Paese, infatti, vanta numerose realtà rilevanti in molti segmenti della componentistica, dei servizi di O&M, engineering, EPC, soluzioni di smart energy, efficienza energetica, con molteplici casi di eccellenza e innovazione competitivi a livello internazionale. La trasformazione del sistema elet­trico incide anche sull’industria delle tecnologie e dei componenti elettrici, rendendo alcuni pro­dotti, come i pannelli fotovoltaici, quasi delle commodities, ma aprendo al contempo segmenti di mercato per prodotti e servizi innovativi, con nuove prospettive per il sistema produttivo nazionale.

In questo contesto, la filiera italiana delle tecnologie elettriche può cogliere grandi opportunità di sviluppo dalla transizione energetica. In vari segmenti le imprese italiane possiedono competenze, know-how e capacità industriali di alto livello che le rendono competitive nell’arena internazionale.

Lo studio realizzato da Althesys in collaborazione con Enel Foundation ed Elettricità Futura “La filiera italiana delle tec­nologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030” evidenzia chiaramente come l’Italia abbia sviluppato negli anni un articolato tessuto industriale nelle tecnologie e nei componenti elet­trici che sta ora vivendo una fase di trasformazione determinata dalla transizione energetica.

Le aziende in tutto o in parte attive in questi business sono 790, di cui quasi 400 specializzate su questi settori. La filiera presenta oggi un valore della produzione di circa 12,4 miliardi (0,7% PIL ita­liano nel 2021) e conta oltre 37.000 addetti. Convivono aziende differenti per dimensioni e specia­lizzazione: PMI focalizzate, aziende non specializzate, grandi gruppi diversificati, utility con specifici know-how e aziende con produzioni generiche ma funzionali alla filiera. Diversi sono i segmenti: dalle tecnologie per la generazione da rinnovabili alle infrastrutture, dall’elettrificazione della mo­bilità alla digitalizzazione. Se la presenza nelle tecnologie di base – come eolico e fotovoltaico, ormai appannaggio di pochi player globali – è limitata, più forte è il presidio di quelle inerenti alle infra­strutture di rete e alle componenti, dove il nostro Paese è esportatore. L’Italia mostra di poter ri­spondere attualmente alla quasi totalità del fabbisogno di servizi per il settore fotovoltaico, per la ricarica dei veicoli elettrici e per la digitalizzazione degli edifici. Le maggiori lacune sono nella fabbri­cazione di pannelli fotovoltaici, impianti eolici completi, nella mobilità elettrica e negli accumuli. Il nostro Paese, d’altro canto, si inserisce in un quadro europeo che presenta luci e ombre, con alcuni settori competitivi, ma anche alcune debolezze e dipendenze da fornitori extra-europei.

Gli obiettivi di politica energetica dell’Italia, siano quelli del PNIEC, del Fit for 55 o del RePowerEU, comportano un fabbisogno di investimenti molto elevato. Nei diversi scenari al 2030 tracciati nello studio, gli investimenti necessari nel periodo 2022-30 vanno dai 247 miliardi dello scenario PNIEC ai 296 di quello Fit for 55, fino ai 320 circa di quello RepowerEU sviluppato di concerto con Elettricità Futura.

La filiera delle tecnologie per le rinnovabili e l’energia smart genera già oggi sensibili ricadute eco­nomiche per l’Italia in termini di valore aggiunto, consumi e investimenti. Se la filiera nazionale co­prisse l’intero fabbisogno tecnologico al 2030, gli effetti cumulati in un decennio nello scenario Fit for 55 potrebbero arrivare a quasi 332 miliardi di euro e 450.000 addetti. In quello RePowerEU po­trebbero giungere fino a 361 miliardi e 540.000 occupati. Le ricadute medie annue della filiera in quest’ultima ipotesi sarebbero di oltre 38 miliardi, un dato quest’ultimo superiore al valore della pro­duzione di settori come il farmaceutico e il metallurgico e pari al 2,2% del Pil italiano. La transizione energetica potrebbe dunque portare ingenti benefici per la filiera tecnologica nazionale, non solo in termini di supply security ma anche di ricadute industriali ed occupazionali.

Per concretizzare questi benefici, l’Italia deve mettere in campo velocemente una strategia nazio­nale chiara, concreta e lungimirante volta a creare le condizioni per lo sviluppo di una capacità in­dustriale nazionale competitiva. Molteplici sono le misure, tra loro connesse e sinergiche, da at­tuare.

Da una parte, sono necessari e urgenti interventi di riforma e ammodernamento del sistema Paese, dalla digitalizzazione alla sburocratizzazione. Dall’altra, bisogna prevedere una pianificazione strin­gente e affidabile per la transizione energetica che dia certezze al mercato. Solo così si potrà soste­nere la nascita di iniziative imprenditoriali innovative e aumentare l’attrattività del Paese per gli investitori, italiani e internazionali. Elettrificazione, circolarità, competenze delle risorse umane, so­stegno alla ricerca, al trasferimento tecnologico e all’imprenditorialità sono alcuni degli altri ele­menti fondamentali del disegno di una strategia per la filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart.