Il rapporto Top Utility, giunto all’undicesima edizione, analizza a 360 gradi i risultati delle 100 maggiori imprese di servizi pubblici attive in Italia nei comparti dell’energia elettrica, del gas, del servizio idrico e della gestione dei rifiuti.
Le utility rappresentano un patrimonio strategico del nostro Paese, contribuendo con infrastrutture e servizi alla crescita economica, alla qualità ambientale, al progresso e alla coesione sociale, creando valore condiviso per i cittadini e il territorio.
Le Top100 hanno nel 2021 un volume d’affari di 152 miliardi di euro, assicurando servizi essenziali a consumatori e imprese, con investimenti ingenti che assommano a 11 miliardi di euro, lo 0,6% del PIL.
Lo studio valuta con un approccio integrato i profili industriali, economico-finanziari, tecnologici, sociali e ambientali tipici della gestione delle utility, attraverso una matrice di 240 indicatori quantitativi e qualitativi articolati su molteplici aree:
- i risultati economico-finanziari dell’ultimo triennio;
- le performance operative, distinte secondo le specificità delle diverse aree di business;
- la sostenibilità sociale ed ambientale;
- la capacità di valorizzare le risorse umane esaminando
anche la safety, la formazione e le politiche di diversity; - la comunicazione e il marketing nelle varie aree:
istituzionale, societaria, finanziaria, commerciale;
- l’attenzione ai consumatori e al territorio;
- gli investimenti in tecnologia, patrimonio infrastrutturale,
ricerca, digitalizzazione e cybersecurity.
L’indagine, pur concentrandosi sulle 100 maggiori imprese, mostra un settore che resta ancora frammentato, con pochi grandi gruppi da una parte e molte piccole e medie imprese dall’altro. Il radicamento sul territorio e la contemporanea esposizione ai macro-trend globali, tuttavia, le accomuna nella ricerca di soluzioni alle sfide che il mercato e il progresso tecnologico pongono.
Lo studio fornisce, nel complesso, il quadro di un comparto in rapida evoluzione, avviato su un sentiero di miglioramento che, seppur tra qualche asperità e alcune incertezze, evidenzia l’accelerazione del passo della maggior parte delle imprese. Transizione ecologica ed energetica, innovazione, digitalizzazione e valorizzazione delle competenze sono, dunque, le aree sulle quali si gioca il futuro delle utility italiane.