Il comparto delle utility italiane continua ad essere in forte cambiamento. L’analisi del think tank Top Utility, arrivata all’ottava edizione, ha l’obiettivo di delinearne l’evoluzione attraverso la misurazione delle performance delle 100 maggiori aziende che operano in Italia nel settore del gas, dell’energia elettrica, della gestione dei rifiuti e del servizio idrico.
Le attività svolte dalle utility hanno un ruolo centrale nel sistema economico e sociale nazionale, potendo essere un fattore abilitante dello sviluppo e creando valore per i cittadini e per il territorio. Le Top 100 hanno generato nel 2018 un fatturato complessivo di oltre 114 miliardi di euro, impiegando più di 151.000 addetti. Crescente è l’investimento in impianti e reti per garantire un servizio in costante miglioramento grazie all’utilizzo di nuove tecnologie: 6,6 miliardi di euro, pari al 5% circa del fatturato.
L’indagine combina diversi aspetti, di tipo economico-finanziario, industriale, tecnologico, sociale e ambientale, che caratterizzano la gestione delle utility, attraverso una matrice di 221 indicatori quantitativi e qualitativi, oltre ai dati anagrafici e dimensionali, delle imprese. Per offrire una valutazione complessiva e integrata, questi parametri abbracciano tutte le diverse aree aziendali:
- le performance economico-finanziarie dell’ultimo triennio;
- i risultati operativi, distinti per le varie aree di business;
- la sostenibilità sociale ed ambientale e la capacità di valorizzare le proprie
- risorse umane, in una visione complessiva ESG;
- la comunicazione e il marketing, articolati nelle varie aree: istituzionale,
- societaria, finanziaria, commerciale, etc.;
- il servizio ai consumatori e l’attenzione al territorio;
- gli investimenti tecnologici, il patrimonio infrastrutturale, le attività di ricerca, sviluppo e innovazione.
I risultati mostrano un settore in continua evoluzione, con numerose aree di miglioramento e una tensione crescente verso l’innovazione. Spicca l’aumento degli investimenti, che accelera il trend già avviato negli anni scorsi. Spinte fondamentali sono date dalla tecnologia e dall’attenzione alla sostenibilità. La combinazione di questi due fattori influenza tutti gli ambiti, migliorando buona parte degli indicatori: dalla gestione operativa ai rapporti con i clienti, dall’ammodernamento delle infrastrutture alla R&S. Emergono nuove linee di sviluppo, come le infrastrutture per la mobilità elettrica, mentre cresce la sensibilità verso i temi della diversità ed inclusione delle persone. Restano, tuttavia, differenze significative tra le varie imprese e i diversi territori.