L’IREX index chiude sottotono il mese di maggio

Nel 2021 l’economia globale, secondo la Banca Mondiale, crescerà del 4,0%, due decimi di punto meno rispetto a quanto stimato a giugno 2020. La crescita USA sarà del 3,3% (mezzo punto in meno in confronto alle previsioni precedenti), mentre l’economia cinese del 7,9% (un punto in più) e i mercati emergenti del 5%. Il calo del PIL nel 2020 è meno marcato di quanto stimato in precedenza: -4,3% contro il -5,2%.

Migliorano le stime della variazione del PIL nel 2020 anche per l’Euro area: il calo è stato del 7,4%, più moderato dell’8,1% stimato a giugno 2020. Il primo quadrimestre 2021 registra una diminuzione del PIL rispetto allo stesso periodo del 2020 per la maggior parte delle economie europee: -1,3 Germania, -4,3 Spagna, +1,2 Francia e -0,8 Italia. Il dato complessivo dell’eurozona è del -1,3%, in controtendenza rispetto a quello degli Stati Uniti: +0,4 (dati Eurostat, giugno 2020).

Per l’Italia, l’Istat prevede una significativa crescita del Pil sia nel 2021 (+4,7%), che nel 2022 (+4,4%), trainata dalla domanda interna e dagli investimenti (+10,9% e +8,7%). Lo scenario incorpora gli effetti della progressiva introduzione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che, però, riuscirà a compensare la diminuzione dell’8,9% del PIL nel 2020 solo a fine 2022.

A maggio, le Borse europee hanno confermato le crescite contenute del mese precedente. Infatti, il DAX ha segnato +1,9%, il CAC +2,8% e l’IBEX +3,9%. La flessione dei mercati è abbastanza netta in relazione ai primi mesi del 2021, ma la valutazione generale resta positiva. Dopo il segno negativo di aprile (-1,4%), è in recupero anche il FTSE All-Share, con un +4,4%.

Per quanto riguarda il valore dei petroliferi, il trend generale in rialzo non si ferma. Dopo aver toccato quota 52 dollari a fine gennaio, a maggio il Brent è passato dai 67 ai 69 dollari al barile, per un aumento del 3,3%. Si comporta in modo simile anche il WTI. Dai 63 dollari di inizio mese, il prezzo ha quasi raggiunto i 67 dollari (+5,6%). Bene anche FTSE Italia Energia, in positivo del 2,3%.

Dopo gli ottimi risultati di inizio 2021, a maggio l’indice IREX delle small mid-cap pure renewable quotate su Borsa Italiana ha fatto registrare una brusca frenata, andando in negativo dell’8,8%.

La miglior performance è di Agatos (+7,5%). Nel mese l’azienda ha annunciato l’acquisizione di una società veicolo per la costruzione di un nuovo impianto di biometano a nord di Roma (capacità 1.000 Sm3/ora), e la costituzione di una joint venture per un progetto simile in un sito lombardo (capacità 500 Sm3/ora).

Buoni risultati anche per Ecosuntek (+5,6%) in seguito alla cessione della propria quota di PEF Power S.r.l. al Gruppo Enegan, e per Innovatec (+4,6%), reduce dall’annuncio di Innovatec Circle, sub holding creata con l’obiettivo di valorizzare gli impianti di proprietà del gruppo.

Bene anche Iniziative Bresciane (+2,8%) che, insieme al bilancio d’esercizio, ha pubblicato il primo bilancio di sostenibilità su base volontaria.

La peggior performance arriva da Esi S.p.A., in negativo del 10,8%. Il socio di maggioranza Integra S.r.l. ha ceduto il 10,68% del capitale aziendale a Exacto S.p.A., per un controvalore di circa 2 milioni di euro.

In forte discesa anche Falck Renewables (-9,3%), Alerion Clean Power (-8,3%) e Comal (-6,8%). Per le prime due si tratta, probabilmente, di prese di beneficio dopo la forte crescita dei mesi scorsi. Questi cali dei titoli, infatti, sono arrivati nonostante Falck abbia firmato due PPA di durata decennale nel fotovoltaico, uno con Solvay in Sicilia e uno con Ferrero in Puglia, e Alerion abbia sottoscritto un accordo con Monsson Alma per lo sviluppo di tre nuovi progetti eolici in Romania, con potenza massima di 250 MW.

Tra le altre aziende dell’indice sono da segnalare alcune attività di Enertronica Santerno (-1,0%) e Seri Industrial (+0,6%). La prima ha firmato un contratto per la fornitura di 40 inverter fotovoltaici, per il revamping di un impianto in California (€ 1,8 mln), e rinnovato fino al 2026 il contratto per l’O&M di un impianto da 80 MW situato in Sudafrica. La seconda ha costituito, tramite la controllata Seri Plast S.p.A., insieme a Unilever Ventures Holdings B.V., una società denominata P2P S.r.l. (Packaging 2 Polymer), con l’obiettivo di avviare il programma di riconversione dello stabilimento Unilever a Pozzilli (IS). Dopo le prestazioni al di sopra delle aspettative nel 2020, in generale l’inizio del nuovo anno è stato difficile per le pure renewable. Gli investitori hanno preferito puntare su modelli di business più integrati, favorendo così quelle utilities che stanno, sempre più, entrando nel mercato delle rinnovabili. In attesa delle semplificazioni che possano sbloccare gli iter autorizzativi e lo sviluppo su larga scala in vista dei target 2030, l’indice IREX chiude sottotono il mese di maggio.

Irex Index, Best e Worst performer