Was 2019

Il settore del waste management italiano è interessato da molteplici fattori di cambiamento: dallo sviluppo della circular economy all’avvento della regolazione, dall’innovazione tecnologica al consolidamento industriale. Questa evoluzione si inserisce in un quadro con luci e ombre, nel quale risultati di eccellenza si uniscono a situazioni critiche di alcune aree e alla mancanza di una chiara strategia nazionale per la gestione dei rifiuti.

Il WAS Annual report 2019 analizza la trasformazione in corso, approfondendo diversi temi tra loro interconnessi:

  • lo scenario competitivo e le principali tendenze strategiche;
  • l’analisi dell’adeguatezza impiantistica, anche alla luce dei target europei;
  • la regolazione, le tariffe e la concorrenza nel settore dei rifiuti;
  • la transizione verso l’economia circolare e i mercati dei recovered material.

Il quadro competitivo mostra dinamiche diverse per i vari gruppi strategici, con i player maggiori che si rafforzano e crescono più del resto del settore, il cui valore della produzione aumenta del 4,9%. Prosegue l’integrazione del segmento della raccolta verso quello della selezione e valorizzazione dei materiali che vede però in difficoltà alcuni operatori minori. Crescono gli investimenti, che restano tuttavia concentrati nelle imprese maggiori e nei territori più avanzati. Ciononostante, calano le operazioni straordinarie, probabilmente a causa dell’incertezza delle policy nel nostro Paese.

Il sistema impiantistico mostra ancora significative criticità, come evidenzia l’analisi di adeguatezza dinamica che aggiorna quella svolta nel WAS 2017. Non solo denuncia un deficit di capacità, attuale e in vista dei target UE al 2035, ma mostra anche che il basso tasso di natalità di nuovi termovaloriz-zatori non è sufficiente a compensare quello di mortalità. Per il trattamento della Forsu l’inadeguatezza riguarda piuttosto la distribuzione territoriale.

La relazione tra regolazione e mercato diviene ancora più complessa con l’avvio delle attività di Arera e la crescente attenzione di AGCM al sistema di gestione e riciclo dei rifiuti. La definizione del meccanismo tariffario pare piuttosto complicata, sebbene pure in altri Paesi, come Francia, Germania e Spagna il panorama sia abbastanza articolato. Ugualmente, a livello europeo, vari sono gli interventi delle autorità antistrust nel settore.

La transizione verso l’economia circolare presenta due facce diverse, assumendo connotazioni in parte inaspettate e innovative. Da un lato, si assiste a un’accelerazione nell’evoluzione dell’industria del riciclo storica, che sta diventando sempre più dinamica e globalizzata. Cambiano anche l’assetto e il ruolo dei sistemi collettivi in diverse nazioni europee. Dall’altro, nuove tecnologie e player provenienti da altri settori sviluppano attività innovative, partnership nel settore, nuovi prodotti e mercati.